Gli ultimi mesi ci hanno portati a riscoprire gli spazi aperti. In parte per i lunghi periodi di lockdown, confinati in casa. In parte però anche per le normative anti-Covid, che per settimane hanno consentito il servizio al pubblico esclusivamente nei dehor. Tutt’ora la richiesta del green pass per accedere agli interni rende le terrazze di ristoranti e bar beni estremamente preziosi, per sfruttare appieno tutti gli spazi.
È innegabile, quindi, come una progettazione attenta sia importantissima in questo periodo: l’outdoor dev’essere organizzato in modo funzionale ed esteticamente piacevole, per attirare nuovi clienti e fidelizzare gli attuali.
Come organizzare i tavoli all’esterno
Nel posizionare i tavoli e le sedie del dehor, è fondamentale rispettare la normativa vigente per il contenimento della diffusione dell’epidemia da Covid-19.
“I tavoli devono essere disposti in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale. […] Tale distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.”
Allo stesso tempo è necessario considerare l’operatività del personale di sala, che deve potersi muovere facilmente in ogni angolo del plateatico.
Pro? Maggior spazio per i clienti, che si sentiranno più coccolati e rilassati.
Contro? Meno tavoli a disposizione e, di conseguenza, meno coperti.
A sinistra: aperitivo servito con piatti, ciotole e coppette della linea B-Rush Arancio, presso Officine Alimentari, a Torino. A destra: piatto piano della linea Vulcania Black, accompagnato dalle coppette oblique della linea Show Plate, al Soul Green Dubai, negli Emirati Arabi Uniti.
La mise en place dei tavoli outdoor: attraente, instagrammabile e funzionale
Come sopperire a un numero ridotto di tavoli all’esterno? Se parliamo di clienti abituali, la qualità del cibo e un menu che si rinnova stagionalmente sono sicuramente al primo posto. Saranno loro i primi influencer del locale, consigliandolo ai propri amici o pubblicandone le foto sui social.
La mise en place e l’impiattamento entrano in gioco proprio in questo ambito: devono attirare le persone di passaggio tanto quanto chi sfoglia le foto su Instagram o controlla le recensioni su Tripadvisor e servizi simili.
I piatti scelti per la tavola devono rispecchiare il mood del locale, senza scendere a compromessi: un ristorante elegante preferirà probabilmente porcellana bianca e ardesia, mentre per una stuzzicheria il colore sarà al primo posto. L’importante è un’armonia in tutti gli elementi.
Se il lato estetico è importante, altrettanto lo è la funzionalità, perché non tutti i piatti sono uguali. Con pochi coperti è infatti “normale” scegliere piatti di ceramica o porcellana, valutando solo il design e poco altro. Quando il dehor è molto grande o lontano dalla cucina, è consigliabile optare per piatti leggeri, ad esempio in melamina.
La linea Show Plate risponde alle esigenze più diverse. Oltre ai classici bianchi, neri e grigi include anche piatti e ciotole in tinte vivaci, come verde, arancione e azzurro. Un esempio? Il Tortuga Beach Village di Rimini (foto qui sopra), abbina ogni pietanza al piatto del colore più adeguato, mostrando ai suoi clienti un’attenzione al dettaglio altissima.
I colori non sono però gli unici punti di forza della linea Show Plate, che include anche decori classici e ispirati alle maioliche come le collezioni Narciso e Cefalù, scelte ad esempio per la stagione 2020 dell’esclusivo Phi Beach di Baia Sardinia.
Insomma, non resta che scegliere e impiattare!
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